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giardinoI monumentali giardini pensili  del castello di Fumone vennero costruiti all'indomani dell'acquisto dell'antica Rocca da parte del marchese Giovanni Longhi avvenuta nel 1588.
Per la sua estensione di 3500 mq è il più grande giardino pensile in Europa tra quelli che si trovano ad un altitudine superiore agli 800 mt.
L' incomparabile ornamento di questo grandioso giardino è il superbo paesaggio che da esso si può godere. Una vista che si estende a 360',  e che va dai colli laziali a nord, fino agli Ausoni a sud, ed è limitato ad oriente dalla catena dei monti Ernici, e ad occidente dai monti Lepini.  Numerosi anche i centri urbani che si scorgono dalla sua sommità per un totale di quarantacinque tra città, paesi e castelli.
L'idea dei Longhi fu quella di creare un giardino pensile, cioè un area vegetale, senza diretto contatto con il suolo naturale, che sia per bellezza oggettiva, che per difficoltà di realizzazione, potesse competere con i principali giardini  d'Europa, in quanto non poteva essere di certo paragonato ad un giardino comune.
Per costruire i giardini del castello vennero utilizzate la grandissima torre centrale, i bastioni, i camminamenti di guardia, le altre torri interne, e gli orti che esistevano già dentro le "Domus".
Sotto alla torre centrale e tutto intorno ad essa per collegare e allargare gli spazi, si edificarono gallerie, si costruirono ponti e gigantesche volte a botte, si trasformarono i cameroni dove alloggiavano le guardie in cisterne per l'alimentazione idrica,  inoltre con enormi volte si ricoprirono i fossati che recintavano il castello. Tutti lavori necessari che assicurano il sostegno del peso del grande giardino botanico che si andava costruendo.
La costruzione dei giardini pensili di Fumone fu ultimata con grande fatica e enorme spesa economica durante la prima metà del XVII secolo. Un lavoro gigantesco che nel complesso impiegò 20.000 ore di lavoro, dove centinaia di tonnellate di terra di castagno furono trasportate a dorso di mulo e a spalla.
I giardini del castello di Fumone sono posti su due livelli diversi, la struttura sovrastante, di circa duemila metri metri quadri, è caratterizzata dalla suddivisione in compartimenti regolari bordati con siepi di bosso, poste sui lati di un viale centrale e affiancate da cipressi. Dal fondo del viale inizia una seconda parte del giardino costruita con gli stessi sistemi della terrazza superiore, ma realizzata in un secondo tempo agli inizi del 1700.
Ai giardini pensili si accede dopo aver percorso le tre rampe della scala centrale all' interno del castello. Superata la porta d'ingresso l'impressione è di incredulità, di massima imponenza.
Davanti all'ingresso principale si apre il viale centrale lungo 50 mt ( nel cui centro affiora il vertice di monte Fumone 802 mt), in fondo al viale primeggia una stupenda colonna romana del II secolo d.C., in marmo di Luni. Un opera d'arte scolpita in bassorilievo e istoriata con l'albero della vita.   Il viale centrale divide un vasto terrazzamento ( la parte superiore dell'antica " Futissima Turris usata per inviare i segnali di fumo) che, a sua volta è suddiviso da altri viali e vialetti, formanti vari riquadri, aiuole ricche di rose e altre piante floreali, contornate da spalliere di bosso e mirto e contenenti al loro interno altissimi pini e cipressi secolari. Tutto intorno si snoda  poi un lungo viale ( da cui si ha una vista a perdita d'occhio)  il viale limitato dall'alto muro di cinta del castello, fa il giro completo del castello per circa 300 mt, ed è fiancheggiato da centenari cipressi e da altissimi lauri, ed è ricoperto da un soffice manto erboso. Ad accrescere il fascino del luogo concorrono i canti di tutte le specie di uccelli tipici della Ciociaria e di quelli di passaggio migratorio.attraverso un passaggio di ronda, la visita si sposta ai Giardini Pensili all’italiana, fatti realizzare dalla famiglia nel seicento. Appena fuori dal passaggio antico con grande sorpresa il visitatore si trova immerso nel verde, circondato da una vista mozzafiato sul paesaggio ciociaro. Le terrazze a balzo che contengono i giardini sono ricavati dalle antiche torri, dai camminamenti di ronda e dai fossati  uniti tra loro da enormi volte ricoperte di terra di castagno. I suoi  tremilacinquecento metri quadrati di perimetro, circondati da alberi secolari, ne fanno il giardino pensile più alto d’Europa, un oasi verde sospesa a 800 metri nell’aria. La vista spazia su di un territorio immenso, oltre quaranta paesi, valli, fiumi, montagne, castelli, strade,  un osservatorio che domina metà del territorio della Ciociaria. Un opera titanica, realizzata in pochi anni che  suscitata  da sempre lo stupore e la meraviglia non solo per la sua vista, ma anche per la perfezione armonica della costruzione, tipica delle ville principesche del rinascimento.

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